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        A Carmelo MURACA
Nel giorno della festa di commiato
Agriturismo
"Tripparella" di Cellara, 27 ottobre 2005

                   
      Siam qui riuniti, in agro di Cellara,
per festeggiare un nostro caro amico
che, dopo brillantissima carriera,
lascia il lavor, e a lui di cuore dico:
nelle notti anziché fare le scorte
meglio stare abbracciato alla consorte.
                   
   

Vittima designata di un collega,
che ad ogni incontro non perde occasione
per stuzzicar Carmelo, e non si spiega
perché continuamente lo ossessiona.
Ma un dì Carmelo, con garbato modo
gli ha detto: "Attento che t'appendo al chiodo"!

                   
      Quel collega è ormai a tutti noto
perché di tutti ne fa il ritratto:
trova le pecche, e subito va in moto
quel meccanismo che le mette in atto.
Per il suo stile e portamento è detto
comunemente: "Fisico da letto".
                   
    Carmelo, molto pacato e saggio,
irreprensibile nell'operato.
Ma un giorno s'imponeva con coraggio
e con fare molto determinato
rifiutava la scorta di un treno
su Sibari, che poscia accettò in pieno.
                   
      Si era alla Stazione con Carmelo,
entrammo al bar per consumazione,
a quel barista che con tanto zelo
gli chiese: cosa prendi uno spumone?
succo di frutta pera o albicocca?
"Per me un caffè per aggiustar la bocca".
                   
    Dopo la delusione dal barista,
perché la bocca rimaneva tale,
costretto fu ricorrere al dentista
per l'impianto di protesi dentale.
Questo gli ha ridonato un bel sorriso,
che molto ben s'intona col suo viso.
                   
      Carmelo è stato un gran lavoratore,
attivo, diligente e preparato.
Ha operato sempre con onore,
onesto,rispettoso ed educato.
Qualche volta non era puntuale,
ma le incombenze le svolgeva uguale.
                   
    Il benvenuto sei nel nostro regno,
dove la sveglia non ha mai suonato,
dove la vita scorre senza impegno,
dove ti senti libero e beato.
Ma tutto ciò che qui sto presagendo,
sarà reale, moglie permettendo.
                   
      Gli anni migliori della nostra vita,
son certamente quelli in quiescenza,
paragonabili all'età fiorita.
Con una sola grande differenza:
più tempo e soldi ha chi è in pensione,
peccato che c'è qualche.... disfunzione.
                   
    Ed ora, insieme a tutti questi amici,
ti auguriamo beni d'ogni sorta;
a lungo tu vivrai anni felici,
pensando che mai più sarai di scorta.
Lo stress dal servizio ora si placa,
brindiamo alla famiglia di Muraca
                   
       
Igino Di Tommaso
 
                   
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