La Felicità
Se uno mi dice
se sono felice,
ascolta, gli dico,
mio caro amico.
Felice io sono
se vivo in campagna,
fra balza e montagna,
tra alberi e fior.
Là trovo di tutto:
la gioia, la vita,
la grazia infinita
posseggo ognor.
Già una casetta,
ombreggiata da un pino,
è un luogo divino
che in pace si sta.
Se nella casetta,
mi tien compagnia
la bella Maria,
che felicità,
Nel mese di maggio
è verde l'immenso,
se solo ci penso
gioisco di già.
Viottoli stretti,
tortuosi sentieri,
verrà volentieri
Maria con me.
Per mano la prendo,
la porto in un prato,
sarà molto grato
il profumo dei fior.
Seduta per terra,
dal gesto rapita,
una margherita
sfogliando già sta.
Staccando ripete:
Mi ami tesoro?
Fo questo lavoro
per esser sincer.
Lassù c'è un boschetto,
andiamo Maria,
c'è il dolce brusio
del vento legger.
E, strada facendo,
si notano sparse
le piante diverse
cosparse di fior.
Su siepi, vestite
di bianco mantello,
un picchio, un fringuello
volando vi stan.
Casupole e borghi
si vedon lontano,
col fumo che, piano,
ascende nel ciel.
E giunti nei pressi
del luogo di meta,
l'armonia completa
si ode di già.
Uccelli di sorta
nel loro linguaggio
ci dicon: "Coraggio,
è un luogo d'amor"!
Nel letto contorto
serpeggia un bel rio
e il suo gorgoglio
s'intona all'augel.
In mezzo a quei tronchi
vi è una radura.
Che grande frescura
si gode quassù.
Nascosta da un rovo
la cosa più bella:
una fontanella
che sgorga per noi.
Cosi, soggiornando
in quest'armonia,
insieme a Maria,
felice io son.
Igino Di Tommaso